8 Miti e verità su edera velenosa, quercia e sommacco
Mito #1: Queste piante sono velenose.
Verità: Edera velenosa, quercia velenosa e sommacco velenoso sono tutti membri del genere Toxicodendron. Tutti i membri di questo gruppo producono sostanze chimiche nei loro succhi vegetali a cui la maggior parte degli esseri umani è in grado di sviluppare una vivace risposta allergica. La prima volta che si entra in contatto con queste sostanze chimiche non c’è generalmente nessuna reazione, ma il sistema immunitario è stimolato a sviluppare la capacità di riconoscere la molecola la prossima volta che avviene un contatto.
Mito #2: Si deve entrare in contatto diretto con la pianta per sviluppare un’eruzione cutanea.
Verità: Generalmente è necessario il contatto diretto con il succo della pianta. Occasionalmente le reazioni possono verificarsi se questo succo viene trasferito indirettamente sulla pelle di un individuo sensibile (per esempio, dalla pelliccia di un animale domestico o dai vestiti che sono stati contaminati con gli oli vegetali). A volte il vento che soffia, specialmente subito dopo un incendio, può contenere abbastanza sostanze chimiche da causare un’eruzione in persone molto sensibili.
Mito #3: L’aspetto dell’eruzione è caratteristico della dermatite da Toxicodendron.
Verità: Non c’è nulla di specifico sull’aspetto dell’eruzione. Qualsiasi altra dermatite da contatto allergica alle piante potrebbe potenzialmente apparire identica. L’eruzione appare come protuberanze rosse e pruriginose e piccole vesciche spesso distribuite in modo lineare sulle superfici esposte. Quando le vesciche si rompono, ci possono essere perdite e trasudazioni.
Mito #4: Il fluido delle vesciche piangenti può diffondere l’eruzione a qualcun altro.
Verità: L’unico modo per diffondere questa eruzione da una persona all’altra è il trasferimento del succo della pianta. Il fluido delle vesciche generalmente non contiene la sostanza chimica allergenica, quindi è improbabile che questo accada.