Digossina sull’elettrocardiogramma
Tossicità della digossina
La digossina ha un range terapeutico stretto, il che significa che la dose tossica è molto vicina alla dose terapeutica.
Quindi la tossicità della digossina è un problema frequente oltre ad essere un problema grave e potenzialmente letale.
I sintomi clinici della tossicità della digossina appaiono di solito con concentrazioni sieriche superiori a 2,0 ng/ml. I sintomi clinici della tossicità da digossina sono di solito nausea, vomito, diarrea, disturbi visivi, confusione e anche grave iperkaliemia 1.
Le principali manifestazioni cardiache della tossicità da digossina variano. Le più frequenti sono i complessi ventricolari prematuri, le extrasistoli della giunzione AV o la fibrillazione atriale con risposta ventricolare eccessivamente lenta 6.
Possono anche comparire blocchi sinoatriali, blocchi atrioventricolari, tachicardia ventricolare e fibrillazione ventricolare 1.
Trattamento della tossicità della digossina
Quando si rilevano alti livelli sierici di digossina in assenza di sintomi, si deve verificare se il test analitico è stato eseguito entro 6 ore dall’ultima dose di digossina, poiché ciò può essere la causa degli alti valori analitici.
Se i dati sono corretti, il trattamento con digossina deve essere interrotto e l’ipokaliemia e l’ipomagnesiemia devono essere corrette se erano presenti. La somministrazione di calcio per via endovenosa è controindicata perché potrebbe causare aritmie letali.
Il trattamento con farmaci che aumentano le concentrazioni di digossina o che potenziano i loro effetti dovrebbe anche essere sospeso.
Le bradiaritmie asintomatiche dovrebbero essere strettamente monitorate e l’atropina dovrebbe essere somministrata nelle bradiaritmie sintomatiche.
Nei pazienti con aritmie letali, l’immunoterapia anti-digossina deve essere somministrata (frammenti di anticorpi specifici per la digossina (Fab)) 1 6.
I pazienti che presentano grave iperkaliemia secondaria alla tossicità della digossina devono essere dializzati.