L’appiccicosa verità sul linguaggio scritto moderno
Cosa hanno in comune gli eirolifichi, le emoji e gli adesivi.
Mar 5, 2017 – 10 min read
La più antica lingua scritta del mondo non aveva un alfabeto. Quando la lingua scritta ebbe inizio, non era usata per “scandire” le parole come fanno molti sistemi di scrittura oggi; invece, ogni simbolo rappresentava una parola (o occasionalmente parte di una parola). Se questo ti suona familiare, probabilmente è perché parlare con le immagini è un concetto familiare – il cinese moderno (hanzi) è una specie di sistema di scrittura logografica, così come i kanji giapponesi. I lettori più giovani, naturalmente, possono saltare a un esempio ancora più moderno di un sistema di scrittura logografica – gli adesivi.
Si è versato molto inchiostro su come gli adesivi e le emoji stiano portando alla morte della comunicazione moderna, ma questo traccia un parallelo errato (e di parte occidentale, e francamente un po’ razzista): che il linguaggio si è evoluto da un linguaggio logografico (i geroglifici, diciamo) in un linguaggio alfabetico (l’inglese). In realtà, l’inglese non si è affatto evoluto da un sistema logografico; è un cugino, non un figlio. E il mandarino, il cui miliardo di parlanti attivi lo rende la lingua più parlata al mondo, usa un sistema logografico basato sulle sillabe.
Ora, i linguisti possono obiettare alla classificazione delle emoji come sistema di scrittura logografico. Questo perché gli emoji sono in realtà ideografici – ciò significa che ogni emoji rappresenta un’idea, piuttosto che una parola specifica. Ma, man mano che gli adesivi diventano più diffusi e cominciano a sostituire le emoji più semplici, ci avviciniamo a un vero linguaggio logografico, dove ogni simbolo non rappresenta un’idea, ma una frase. Gli utenti di applicazioni di chat come Line e wechat saranno particolarmente familiari con questo – quando un utente scrive una frase, può scegliere di sostituire qualsiasi parola con un adesivo che si correla direttamente a quella parola. Se la frase viene visualizzata in una notifica push un utente potrebbe vedere le parole, vuoi (mangiare) con (me)?, mentre il programma sostituisce quelle parole con i loro equivalenti di immagine.
I sistemi di scrittura logografica non sono devoluzioni dei sistemi alfabetici. Non è difficile trovare articoli che sostengono esattamente questo punto, ma in realtà mostra una profonda incomprensione sulle origini della lingua scritta (così come una pesante dose di razzismo contro le lingue asiatiche che ancora impiegano logogrammi). Capire come e perché i sistemi alfabetici e logografici si sono sviluppati richiede di tornare agli inizi della lingua scritta.
È importante prendersi un momento per notare che nessun sistema di scrittura logografica usa logogrammi puri (una parola = un’immagine). Il mandarino include elementi sillabici per aiutare a descrivere le parole appena incontrate, mentre i geroglifici egiziani permettono le consonanti per lo stesso motivo. Gli adesivi usano una miscela unica di sistemi alfabetici e logografici per tenere conto delle esigenze non logografiche. E la lingua più antica del mondo? Era un sistema di scrittura a base sillabica.
Molti vi direbbero che la “lingua scritta originale” del mondo è il geroglifico egiziano, ma quella lingua logografica più famosa probabilmente non è stata la prima. Quell’onore va al cuneiforme. Inventato intorno al 3.400 a.C., il cuneiforme non è una lingua parlata, ma piuttosto un sistema di scrittura. Il cuneiforme applica gli stessi simboli in più lingue, in particolare il sumero e l’accadico. Proprio come il modo in cui il mandarino e il cantonese usano la stessa lingua scritta, potremmo effettivamente scrivere in inglese usando il cuneiforme.