Perché il nome di Larry Bird è legato a un’importante regola del salary cap NBA
Ogni anno durante l’offseason NBA, il nome di Larry Bird viene inevitabilmente fuori. E mentre l’eredità di Bird ruota principalmente intorno al suo gioco da Hall of Fame sul campo, i suoi legami annuali con la discussione sui free agent coinvolgono un’associazione diversa: una regola salariale NBA è ufficiosamente chiamata come la leggenda dei Celtics.
E’ popolarmente conosciuta come la “Larry Bird Exception,” o come avere i “Bird Rights” di un giocatore. Ufficialmente, la distinzione è conosciuta come “Veteran Free Agent Exception”. È progettato come una delle poche eccezioni al salary cap della NBA, permettendo a una squadra di andare oltre il cap per mantenere un giocatore già nel suo roster. Alcune condizioni devono essere soddisfatte, ma se lo sono, è un modo per le squadre di andare al di sopra e oltre nel tenere insieme un roster esistente.
Il termine è diventato sinonimo del nome di Bird a causa della sua presunta origine. Quando il salary cap fu concordato nel 1983, doveva essere un “hard cap”, cioè nessuna squadra poteva superarlo per qualsiasi motivo. Tuttavia, la lega alla fine permise specifiche eccezioni al cap, rendendolo un “soft cap” (che è ancora come funziona nel 2017).
Bird è stato spesso citato come il beneficiario originale dell’eccezione al salary cap quando firmò un (allora) mostruoso contratto di sette anni per rimanere a Boston nel settembre 1983. Come risultato di ciò, il suo nome è diventato sinonimo di questa regola arcana.
Lo scetticismo esiste sul fatto che i Celtics abbiano tecnicamente utilizzato la “Larry Bird Exception” quando hanno firmato l’accordo con Bird nel 1983 (poiché il salary cap non sarebbe entrato in vigore fino alla stagione successiva), ma la percezione è comunque diventata realtà. La regola è stata collegata al nome di Bird numerose volte dal 1983, anche dalla stessa NBA.