Reddit – korea – Perché i coreani dicono “fighting?”
prima di tutto, questo testo coreano qui sopra non ha niente a che fare con l’etimologia: è semplicemente un esempio delle tendenze contestuali di collocazione per l’espressione konglish ‘화이팅’.
‘Hwa-ee-teeng!
Questa espressione non è in alcun modo limitata agli eventi sportivi. È usata in diverse situazioni. La migliore traduzione che posso offrire, e sono sorpreso che qualcun altro non l’abbia data qui, è ‘Andiamo!’ o ‘Facciamolo!’, e questo potrebbe essere detto in qualsiasi situazione in cui l’oratore sta cercando di instillare nell’ascoltatore un senso di incoraggiamento, ri-incoraggiamento, solidarietà, ma non tanto di esultare, che sarebbe più un tipo di enunciato ‘기운 내/힘 내’.
Non credo che si possa dire che il tedesco ‘angst’ che si fa strada nell’inglese sia in qualche modo plausibile analogo a termini Konglish come ‘화이팅!’; non solo perché inglese e tedesco sono strettamente correlati, mentre inglese e coreano non lo sono affatto. La ragione principale è che l’uso coreano di ‘Fighting’ non rispecchia in alcun modo l’uso inglese. La maggior parte dei madrelingua inglesi (a meno che non stiano prendendo per il culo il Konglish) non dicono mai ‘fighting’ per trasmettere il senso di “Come on!”
(anche un’espressione abbastanza sciocca in inglese: guardiamo la tv inanimata e non senziente e le urliamo, “Come on!” Come se gli atleti che i proletari stanno tifando in tv potessero sentirti).
Non ci sono, infatti, veri cognati tra inglese e coreano. Fondamentalmente ciò che il Konglish è, secondo la mia opinione e comprensione, è un tentativo incredibilmente pretenzioso e consumistico delle istituzioni sociali mainstream SK, nell’ordine seguente, di sfruttare il neoimperialismo/neocolonialismo a livello nazionale:
L’interum militare sudcoreano sotto l’occupazione statunitense
< la risposta sudcoreana all’imperialismo
< il movimento della Corea del Sud verso l’industrializzazione
< il movimento della SK verso la ‘democratizzazione’
< e infine la risposta interna/neoimperialistica della SK all’ideologia egemonica della ‘globalizzazione’.
(Questo è particolarmente influenzato da istituzioni vomitevoli come lo scherzo pubblicitario dei mass media in cui c’è una pubblicità completamente coreana trasmessa con un folle epitaffio inglese di due parole/nome della marca alla fine degli spot!
E il pubblico compra questo!
” (Inconsciamente) L’inglese è la lingua del potere. Io compro! Merda assoluta da far accapponare la pelle). Si può essere consapevoli del paradossale, ossimorico e ambivalente doppio pensiero mentale della stragrande maggioranza dei madrelingua coreani:
Da un lato: ‘vogliamo essere accettati dagli Stati Uniti, che vediamo invidiosamente come la cosa migliore in assoluto, la politica alla quale ci sforziamo così disperatamente di assimilare’.
Dall’altro lato, simultaneamente: stiamo facendo saltare le nostre sinapsi aggrappandoci disperatamente all’antiquata ideologia della nazione omogenea etnoraciale, nella quale abbiamo una vera e propria, orgogliosa cultura coreana, ma solo noi parliamo coreano.
Mentre i paradossi abbondano, non si possono avere due piccioni con una fava: La Corea del Sud non può avere la botte piena e la moglie ubriaca.
La prova evidente di questo è lo spaventoso etnoracismo della SK, il tentativo estremamente inefficiente e (senza dubbio) indesiderato e inutile di acquisire l’inglese a livello nazionale, e l’ipocrita volontà congiunta di importare dall’Occidente tutto ciò che di superficiale e materialistico dovrebbe segnalare la prosperità: per esempio,
la pretesa di essere e di avere il bisogno di essere anglofoni,
la nozione di essere costretti senza problemi ad adottare il capitalismo,
e la pretesa che ci sia una cultura unica in Corea del Sud, mentre proprio allo stesso tempo – la cultura si sta rapidamente erodendo del tutto, quasi con la stessa velocità di una calotta di ghiaccio che si scioglie nell’Artico o nell’Antartico.
la maggioranza dei madrelingua coreani deve smettere di fingere. Smettere di essere pappagalli.
Perché diavolo si dovrebbe proliferare il Konglish, e specialmente un’espressione così stupida come ‘Fighting’, quando uno spirito coreano unico è così essenzialmente necessario!
Perché non si può essere indipendenti e autonomi in un contesto così profondamente personale?
La risposta è naturalmente che coloro che controllano le istituzioni hanno tanta lungimiranza quanto una talpa, e tanta compunzione quanto uno psicopatico. Ovviamente si preoccupano solo del vecchio #1, di se stessi e della loro progenie elitaria mangiamerda; il potere transitorio al vertice della gerarchia domestica, ma non l’integrità della cultura indigena e del gruppo etnico.