Comunità e antagonismo di classe☆
Indaghiamo su come l’unità verticale all’interno di una comunità interagisce con le divisioni di classe orizzontali di una distribuzione iniqua del reddito. La comunità è concettualizzata in termini di un bene pubblico al quale tutti coloro che fanno parte della comunità hanno uguale accesso, ma dal quale gli estranei sono esclusi. Formuliamo l’idea di tensione redistributiva, o antagonismo di classe, in termini di costi che gli individui più poveri sarebbero disposti a imporre ai ricchi, per ottenere un dato guadagno nel reddito personale. La nostra conclusione è che la distribuzione nominale del reddito potrebbe dare un quadro fuorviante delle tensioni nella società, sia all’interno che tra le comunità. Le ideologie di solidarietà comunitaria possono benissimo prevalere su quelle di solidarietà di classe a causa dell’implicita condivisione delle risorse comunitarie portata dai beni pubblici specifici della comunità. Una maggiore mobilità economica di tipi particolari può effettivamente esacerbare le tensioni di classe invece di attenuarle. Illustriamo i nostri risultati teorici con una discussione di una serie di episodi storici di tensioni di classe e alleanze mutevoli.