Cosa distingueva la prima guerra mondiale dalla seconda?
Parlante: Sir Max Hastings, Giornalista
Trascrizione:
Quello che distinse la Seconda Guerra Mondiale dalla Prima non fu che la Gran Bretagna e i suoi alleati ebbero comandanti migliori o più umani nel conflitto successivo, ma che tra il 1941 e il 1945, i russi accettarono quasi tutti i sacrifici necessari per battere i nazisti – 27 milioni di morti – e furono responsabili del 92% delle perdite totali dell’esercito tedesco. Anche se, lo sa il cielo, non sembrava così a coloro che erano in giro all’epoca, gli alleati occidentali hanno pagato solo una piccola parte del prezzo di sangue per vincere la seconda guerra mondiale. Al contrario, nel 1914-18, il popolo britannico e quello francese pagarono un forfait molto più pesante, il doppio di quello del 1939-45 per noi, più del triplo per la Francia.
Nelle prime settimane della guerra del 1914, le battaglie furono combattute in modo completamente diverso da quelle che vennero dopo, e in effetti più simili agli scontri dell’epoca di Napoleone che a quelli del XX secolo. Ogni nazione lanciò un’offensiva quasi immediata, tranne gli inglesi, il cui piccolo corpo di spedizione era ancora in transito quando gli eserciti francesi si scontrarono per la prima volta con quelli tedeschi.
Il giorno più costoso dell’intero conflitto 1914-18 fu il 22 agosto, quando i francesi persero 27.000 morti.
Molte persone associano il 1914-18 a filo spinato, trincee, fango e cappelli di latta. Eppure quelle prime battaglie non erano lontanamente così. Nella tarda estate del 1914, l’esercito francese avanzava all’attacco attraverso campagne vergini indossando pantaloni rossi e cappotti blu, guidato da bande che suonavano – sì, bande – bandiere che sventolavano, e ufficiali montati su cavalieri che indossavano guanti bianchi e sventolavano spade.
In uno scontro la mattina del 22 agosto, nella nebbia fitta, le colonne francesi marciavano verso nord attraverso il villaggio di Virton, appena dentro il Belgio. La cavalleria al trotto si avvicinò a una fattoria in cima a una collina ripida e incontrò il fuoco nemico. Ne seguì una giornata di caos e sangue. I tedeschi cominciarono ad avanzare, ordinando ai loro ufficiali di identificarsi nell’oscurità cantando canzoni nazionali. I loro avversari suonarono allo stesso modo “La Marsigliese”, che fu l’ultima canzone che molti dei coristi cantarono.
Improvvisamente, drammaticamente, la nebbia si alzò. La fanteria francese, la cavalleria e le batterie di artiglieria si trovarono esposte, in piena vista degli artiglieri tedeschi in cima alla collina. Ne seguì un massacro. La fanteria cercò di rinnovare la sua avanzata in salita con brevi slanci. Le regole del servizio da campo francese presumevano che in 20 secondi gli attaccanti potessero correre per 50 metri prima che il nemico potesse ricaricare i loro fucili. Si sbagliavano. Un sopravvissuto di Virton osservò amaramente:
Le persone che hanno scritto quei regolamenti hanno semplicemente dimenticato l’esistenza di cose come le mitragliatrici. Potevamo sentire distintamente due di quei ‘macinacaffè’ al lavoro; ogni volta che i nostri uomini si alzavano per avanzare, la linea si assottigliava. Alla fine il nostro capitano diede l’ordine: “Fissate le baionette e caricate!” Era mezzogiorno ormai, e… un caldo infernale. I nostri uomini, in tenuta completa, cominciarono a correre pesantemente su quel pendio erboso, i tamburi battevano, le trombe suonavano la carica. Fummo tutti abbattuti. Io fui colpito e rimasi lì fino a quando fui raccolto più tardi.
Quella sera, un sopravvissuto, stordito dalle sue esperienze, rimase immobile, mormorando ancora e ancora: “Abbattuto! Abbattuto!”
Trascrizione dell’intera conferenza
Lezione basata su una discussione di Catastrofe 1914: L’Europa entra in guerra.