L’influenza di Tolkien sulla musica dei Led Zeppelin

Jimmy Page aveva un fascino speciale per le arti mistiche e la magia. Era risaputo che era un devoto seguace del filosofo e occultista britannico Aleister Crowley, che si dilettava di magia nera all’inizio del XX secolo. Questo portò a voci che Page fece un patto con il diavolo per raggiungere la fama.

I libri del Signore degli Anelli scritti da J. R. R. Tolkien erano anche di suo gusto, ma non era solo. Il mondo fantastico con creature irreali ed esseri luminosi che combattono le tenebre incantò anche Robert Plant, cantante dei Led Zeppelin, che chiamò il suo cane Strider, il soprannome con cui era conosciuto Aragorn.

Al di là dei loro hobby o di come chiamavano i loro animali domestici, i membri dei Led Zeppelin lasciavano trasparire la loro ammirazione per gli scritti di Tolkien nei testi delle loro canzoni. I successi musicali di uno dei più grandi gruppi rock hanno una mistica speciale in ogni nota, ma portano anche tra le righe una parte delle avventure della Terra di Mezzo.

“Ramble On” (Led Zeppelin II) è la più esplicita in termini di riferimenti al Signore degli Anelli. Il tema inizia descrivendo un viaggio:

Le foglie cadono tutt’intorno

È ora che mi metta in cammino

Grazie a te sono molto obbligato

per un soggiorno così piacevole

Non è difficile immaginare Frodo che parte per la sua avventura e poi si riposa nel paradiso elfico che è Rivendell. Ma questo è solo l’inizio: “T’was in the darkest depths of mordor”, dice uno dei suoi versi, e poi continua a raccontare: “I met a girl so fair, but gollum, and the evil one crept up and slipped away with her”.

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Non c’è nessuna battaglia chiamata Evermore nelle opere di Tolkien, o ambientata in un luogo con quel nome, ma “Battle of Evermore” (Led Zeppelin IV) è un’altra delle canzoni dei rocker inglesi che commemorano l’opera dello scrittore fantasy. La melodia, suonata con il mandolino, ci riporta ai luoghi neozelandesi dove sono stati girati i film, e ci riporta alla mente un tempo precedente in cui la magia piuttosto che la tecnologia era la norma.

Le implicazioni letterarie sono chiare: la canzone parla di una “Regina della luce”, un “Principe della pace” e un “Signore oscuro”. I più devoti assimilano la storia da trovatore alla battaglia dei campi del Pelennor, ma la metafora più vicina al mondo di Tolkien è nel verso “The ring wraigths ride in black, ride on”, che corrisponde alla descrizione dei Nazgul, i nove cavalieri servi di Sauron.

“Stairway to heaven” (Led Zeppelin IV) è probabilmente il brano più famoso della band. La traccia di otto minuti è notevole per la sua delicata introduzione di chitarra e flauto. I fedeli fan dei Led Zeppelin si rifiutano di classificare questa canzone come una di quelle che fanno riferimento a Tolkien. È innegabile che la frase “anelli di fumo tra gli alberi” ricorda Gandalf. La stessa band ha negato un presunto legame, ma alla fine è lasciato alla propria interpretazione.

Altre canzoni legate al Signore degli Anelli sono “Tangerine” (Led Zeppelin III), “Misty mountain hop” (album senza nome) e “Over the hills and far away” (Houses of the holy).

Le canzoni del “Signore degli Anelli” della band sono “Tangerine” (Led Zeppelin III), “Misty mountain hop” (album senza nome) e “Over the hills and far away” (Houses of the holy).

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