Mark Twain Project :: Biografie :: Clemens, Olivia Langdon (Livy)
Olivia Langdon, familiarmente chiamata “Livy”, era nata e cresciuta a Elmira, New York, figlia del ricco commerciante di carbone Jervis Langdon e di Olivia Lewis Langdon. I Langdon erano fortemente religiosi, riformisti e abolizionisti. L’educazione di Livy, negli anni 1850 e 1860, fu una combinazione di lezioni a domicilio e lezioni al Thurston’s Female Seminary e all’Elmira Female College. Sempre delicata, la sua salute si deteriorò fino a diventare invalida per un certo periodo tra il 1860 e il 1864. “Non fu mai più forte finché durò la sua vita”, disse SLC nel 1906. SLC fu presentato per la prima volta alla timida e seria Livy nel dicembre 1867; presto iniziò un serio e prolungato corteggiamento, condotto in gran parte attraverso le lettere. Si sposarono nel febbraio 1870 e si stabilirono a Buffalo, New York, in una casa acquistata per loro dal padre di Livy; il loro primo figlio, Langdon Clemens, nacque lì a novembre. Nel 1871 si trasferirono, come affittuari, nel quartiere Nook Farm di Hartford, Connecticut, e divennero rapidamente parte integrante della vita sociale di quell’enclave letteraria e intellettuale. Acquistarono un terreno e costruirono la caratteristica casa che fu la loro dimora dal 1874 al 1891. Il giovane Langdon morì nel 1872, ma nacquero tre figlie: Olivia Susan (Susy) nel 1872, Clara nel 1874 e Jane (Jean) nel 1880. Clara ricordò più tardi la “natura disinteressata e tenera di sua madre, combinata con una completa comprensione, sia intellettuale che umana, di suo marito”; si prese “cura di tutto ciò che riguardava la casa e la casa, il che includeva l’ospitalità a molti ospiti”, e trovò “il tempo per le lezioni di francese e tedesco, nonché ore per leggere ad alta voce alle mie sorelle e a me”. Per il suo adorante marito, al quale si rivolgeva affettuosamente come “Gioventù”, Livy era “il mio fedele, giudizioso e scrupoloso editore”. Nel giugno 1891, con le spese che aumentavano e gli investimenti di SLC che prosciugavano i suoi guadagni e le entrate personali di Livy, chiusero definitivamente la casa di Hartford e partirono per un periodo di ristrettezze in Europa; da allora in poi la vita di Livy fu trascorsa in alloggi temporanei, suite d’albergo e case in affitto. Quando SLC fu costretta a dichiarare bancarotta nell’aprile 1894, il futuro finanziario della famiglia fu salvato dall’espediente di dare a Livy lo status di “creditore privilegiato” e di assegnarle tutti i diritti d’autore di SLC. Nel 1895-96 lei e Clara accompagnarono SLC nel suo giro di conferenze in tutto il mondo. La morte di sua figlia Susy nel 1896 fu un colpo da cui non si riprese più. Morì di insufficienza cardiaca in Italia nel giugno 1904.