Pace di Dio

Pace of God, latino Pax Dei, un movimento guidato dalla chiesa medievale, e più tardi dalle autorità civili, per proteggere i beni ecclesiastici e le donne, i sacerdoti, i pellegrini, i mercanti e altri non combattenti dalla violenza dal X al XII secolo.

La Pace di Dio sorse nella Francia meridionale, in particolare in Aquitania, alla fine del X secolo in risposta alla crescente incapacità delle autorità reali e regionali secolari di mantenere l’ordine. Il movimento era radicato nella pace reale della dinastia carolingia nel IX secolo, durante la quale il potere sacro del sovrano proteggeva i deboli della società, e risaliva ai tempi pre-carolingi, quando i consigli ecclesiastici in Gallia imponevano sanzioni contro gli individui che attaccavano le proprietà della chiesa. La Pace di Dio iniziò in un concilio ecclesiastico a Le Puy (975) e fu promossa in una serie di concili successivi, compresi quelli importanti di Charroux (989 e 1028 circa), Narbonne (990), Limoges (994 e 1031), Poitiers (1000 circa) e Bourges (1038). In questi concili, gli ecclesiastici si riunirono con le autorità laiche regionali e tentarono di rendere manifesto il potere protettivo di Dio.

La maggior parte dei resoconti degli incontri di pace sono molto brevi e, pertanto, offrono una visione limitata della natura del movimento. I resoconti dei concili di pace di Limoges, specialmente quello del 1031, sono invece molto più dettagliati. Trovati negli scritti del monaco Adhémar di Chabannes (989-1034 circa), questi resoconti offrono molte intuizioni sul carattere e lo scopo del movimento della Pace di Dio. I numerosi riferimenti di Adhémar nei suoi scritti alla Pace di Dio lo rendono la fonte principale su questo fenomeno.

Come rivelano gli scritti di Adhémar e dei suoi contemporanei, il culto dei santi era di importanza centrale per il movimento. Reliquie delle zone circostanti venivano portate ad ogni riunione di pace e si pensava che avessero un ruolo attivo in esse. In questi veri e propri jamboree di reliquie, gli ecclesiastici suscitavano l’entusiasmo delle masse presenti e proclamavano l’intervento dei santi e dell’ordine celeste per cercare di diminuire la violenza contro le terre della chiesa e gli indifesi. Inoltre, i presenti giuravano sulle reliquie di sostenere la Pace di Dio e di appoggiare lo sforzo di ridurre la violenza dell’epoca, spesso perpetrata dal crescente numero di castellani-fortigiani che potevano esercitare il potere a spese dell’autorità regionale. Lo scopo di questi raduni era quello di portare sulla terra, attraverso l’agenzia dei santi, la pace dell’ordine celeste, una pace così chiaramente articolata dal grande teologo e Padre della Chiesa Sant’Agostino d’Ippona nel libro 19 de La città di Dio.

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Un altro fattore in questi raduni sembra essere stato un senso acuto della vicinanza dell’ordine celeste, un’aspettativa apocalittica che spiega, in parte, la comparsa di questo movimento al tempo del millennio. Il carattere apocalittico del movimento è confermato dall’alta percentuale di incontri di pace che si verificarono nel decennio prima del 1000 e di nuovo poco prima dell’anno 1033, che si pensava fosse il millesimo anniversario della morte, risurrezione e ascensione di Cristo. Il concilio di Bourges testimonia che la speranza di un intervento diretto del cielo stava cedendo il passo alle armi terrene dopo il passare degli anni apocalittici. I guerrieri presenti si impegnarono a fare guerra ai violatori della Pace di Dio. Quando i loro sforzi risultarono in una grave sconfitta per mano di coloro che avevano infranto la pace, il movimento subì una grave battuta d’arresto, e alla metà dell’XI secolo la pace santificata della Francia meridionale, che era stata così dipendente dal potere dei santi come esecutori, era finita.

La pace istituzionale, il tentativo di raggiungere i fini della Pace di Dio attraverso azioni legali basate sia sul diritto secolare che su quello canonico, continuò a svilupparsi dopo il collasso del movimento della pace santificata. Nella Francia settentrionale i duchi di Normandia e i conti delle Fiandre nel tardo 11° e 12° secolo cercarono di far rispettare le misure di pace. I Normanni nello stesso periodo cercarono anche di stabilire la pace nell’Italia meridionale e in Sicilia. Nell’impero tedesco Enrico IV ne fu il campione alla fine dell’XI secolo. Il papato, dal tempo di Papa Urbano II (1088-99), prestò il suo peso istituzionale agli sforzi per stabilire la pace. In questo modo il lavoro dei primi sostenitori della Pace di Dio divenne parte della struttura istituzionale della società medievale.

La Pace di Dio fu importante in diversi modi. All’inizio dell’XI secolo, la Tregua di Dio, che cercava di limitare il numero di giorni di guerra, si è evoluta da essa. La Pace di Dio contribuì anche alla militanza sacra, che preparò la strada alle Crociate. Anche se non fu di per sé un grande successo, la Pace di Dio contribuì a ristabilire l’ordine nella società nell’XI secolo, contribuì a diffondere il riconoscimento della necessità di aiutare i poveri e gli indifesi, e pose le basi per i moderni movimenti pacifisti europei.

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