Prodotti di concepimento trattenuti (RPOC)
Dopo il parto, ci può essere una ritenzione parziale o completa di parti della placenta o di altri tessuti decidui nell’utero. Questa condizione è chiamata “prodotti di concepimento trattenuti” (RPOC).
Quando si deve sospettare la RPOC? L’esame clinico e i sintomi della RPOC sono aspecifici e in effetti possono imitare quelli che si verificano durante la normale fase post-partum. In alcuni casi, la RPOC è sospettata quando c’è un sanguinamento vaginale prolungato o sostenuto dopo il parto. L’ecografia e la risonanza magnetica sono forse i metodi più sicuri per valutare l’utero postpartum per la RPOC, ma l’ecografia è la modalità di imaging più sicura ed economica per identificare i prodotti trattenuti.
L’ecografia
L’ecografia transaddominale e l’ecografia transvaginale sono utili nella valutazione della RPOC. L’ecografia transvaginale è leggermente superiore in questo esame grazie alla sua maggiore risoluzione.
Le seguenti indicazioni indicano la presenza di RPOC in un’ecografia uterina:
1) Massa endometriale: La massa endometriale è forse il segno più specifico della RPOC. Le figure seguenti mostrano un tipico caso di placenta trattenuta. C’è una massa ecogena di quasi 8 x 5 cm all’interno della cavità uterina. Lungo i margini di questa massa si vede del liquido.
2) Ispessimento dell’endometrio: Questo è meno specifico ed è meno utile che vedere una massa endometriale.
3) Fluido ecogeno/complesso all’interno della cavità endometriale. Questo è aspecifico e meno sensibile della visione di una massa endometriale o di un endometrio spesso e di solito suggerisce materiale emorragico.
Gli studi dimostrano che il sangue e il materiale emorragico all’interno della cavità uterina possono spesso imitare le apparenze della RPOC.
Figura 1 Sezione sagittale di utero post-partum. Grande massa ecogena all’interno della cavità uterina coerente con la placenta trattenuta.
Figura 2 Sezione sagittale dell’utero; la placenta trattenuta appare attaccata posteriormente al miometrio.
Immagini color doppler dell’utero
Le immagini color doppler possono mostrare la presenza o l’assenza di flusso nella cavità uterina. Un flusso assente è più suggestivo di materiale emorragico o di coaguli nell’utero. Tuttavia, il tessuto placentare non vitale all’interno dell’utero può anche mostrare un flusso assente all’interno del RPOC.
L’immagine color Doppler della placenta trattenuta nella Figura 3 mostra chiaramente la difficoltà di escludere la presenza di RPOC. Le figure 1 e 2 sono di una paziente che ha partorito un bambino sano che non è stato in grado di consegnare la placenta. In seguito ha iniziato a passare sangue e detriti attraverso la vagina.
Altri fattori che indicano la RPOC
La RPOC può essere presente anche quando è visibile quanto segue:
– Un sottile rivestimento endometriale chiaramente definito con un minimo di liquido all’interno della cavità endometriale (aspetto normale)
– Un sottile rivestimento endometriale con materiale ecogeno all’interno della cavità endometriale che è separato dalla parete uterina (suggestiva di coaguli di sangue)
– Materiale ecogeno o una massa all’interno della cavità uterina che è continuo con la parete uterina (indica trattenuto placenta)
Figura 3 Doppler a colori di tessuto placentare trattenuto. Si noti l’assenza di vascolarizzazione, che suggerisce non vitale placenta all’interno dell’utero.
Nella Figura 3, si noti che la parete uterina si fonde con la massa all’interno della cavità, soprattutto posteriormente. C’è anche un assottigliamento del miometrio posteriormente con qualche infiltrazione della parete posteriore dell’utero. Questo potrebbe indicare la placenta accreta, che ha impedito l’espulsione della placenta.
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Referenze Â
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