Il Cantus Firmus
Il cantus firmus (c.f.) è una linea melodica autonoma ed equilibrata da utilizzare per esercizi di scrittura in un sistema noto come contrappunto di specie. Il primo compito sarà quello di costruire una linea che abbia le qualità appropriate:
- Cantabilità (idioma vocale)
- Fluidità melodica
- Equilibrio (neutralità, omogeneità)
- Chiusura
- Bontà di contorno
- Coerenza
Per raggiungere queste qualità osserveremo alcune regole fisse di procedura:
- Campo massimo di una decima (preferibile il registro contralto o tenore)
- Si usano solo toni diatonici (per ora solo il sistema maggiore)
- Tutte le note sono di uguale durata (per convenzione, la nota intera)
- Non sono ammesse ripetizioni di tono
- Prima e ultima nota sono entrambe toniche, e nello stesso registro
- Non sono ammessi salti dissonanti (il P4 è consonante solo nella melodia)
- Non sono ammessi salti più grandi di un 8ve
- Nessuna serie di tre note può definire una settima o una dissonanza più grande
- Il tono finale deve essere preceduto o dal grado 7 o dal grado 2
- L’apice (tono più alto) non deve essere il tono principale
- Il tono apicale deve verificarsi solo una volta
- Preferenza per il movimento congiunto (passo-passo) rispetto a quello disgiunto
- Preferenza contro due salti successivi nella stessa direzione
- Quando il salto è seguito dal passo, preferenza per la direzione opposta a quella del salto. (La forza della preferenza aumenta con la dimensione del salto.)
- Preferenza per la varietà del tipo e della direzione del movimento
- Preferenza contro la formazione di gruppi interni attraverso l’isolamento registrale, la ripetizione sequenziale o altri mezzi
- Preferenza per la moderazione nella lunghezza (8-15 note)
Teniamo anche conto di alcune tendenze o preferenze:
Alcune di queste tendenze (ad esempio i numeri 12 e 15) lavorano a scopi opposti l’uno all’altro. Parte del compito di scrivere il c.f. è di conciliare queste forze opposte usando un buon giudizio intuitivo.
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